Nutrigenetica cos’è e quando serve
Il futuro della nutrizione

I test di nutrigenetica sono esami genetici che analizzano il DNA di una persona per identificare le predisposizioni individuali in relazione alla nutrizione, al metabolismo e alla risposta a diversi alimenti o nutrienti. Questi test si basano sull’analisi di varianti genetiche che possono influenzare come il corpo metabolizza i cibi, come reagisce a determinate diete e come assorbe specifici nutrienti, come vitamine, minerali e grassi. Il test nutrigenetico viene eseguito per comprendere come i geni di una persona influenzano il suo metabolismo e la risposta a determinati alimenti o nutrienti. In pratica, si cerca di ottenere informazioni che possano aiutare a personalizzare la dieta in base alla genetica individuale, migliorando così la salute e il benessere.
Perché si fa?
Il test genetico alimentare fornisce informazioni su come il corpo metabolizza determinati nutrienti, come carboidrati, grassi, proteine, vitamine e minerali. Conoscendo le predisposizioni genetiche, è possibile personalizzare la dieta per migliorare la salute, prevenire malattie e ottenere un bilanciamento ottimale dei nutrienti.
A cosa server il test genetico?
La nutrigenetica è un campo di ricerca che studia come le varianti genetiche influenzano la risposta dell’organismo ai nutrienti e come questo impatti la salute, le malattie e il benessere. Alcune delle ultime ricerche scientifiche in questo ambito riguardano:
Interazioni tra geni e macronutrienti
Alcuni studi hanno approfondito come le varianti nei geni coinvolti nel metabolismo dei macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) possano influenzare la risposta individuale alla dieta. Ad esempio, varianti nel gene FTO sono state collegate a un aumento del rischio di obesità in risposta a una dieta ricca di grassi.
Geni e metabolismo dei micronutrienti
La nutrigenetica sta anche esplorando come i geni che controllano l’assorbimento e il metabolismo dei micronutrienti, come il ferro, la vitamina D e la vitamina A, possano determinare la suscettibilità a carenze o eccessi di questi nutrienti in base alla dieta. Un esempio è il gene VDR che è stato associato alla risposta individuale ai livelli di vitamina D.
Influenza genetica sulla risposta agli integratori
Alcune ricerche si sono focalizzate sul come il patrimonio genetico possa influenzare l’efficacia degli integratori alimentari. I risultati suggeriscono che per alcune persone, l’assunzione di integratori di omega-3 potrebbe avere un effetto più significativo sulla riduzione dei rischi cardiovascolari rispetto ad altre.
Personalizzazione della dieta per la gestione del peso
La nutrigenetica viene utilizzata per sviluppare approcci personalizzati nella gestione del peso. Alcuni studi hanno esaminato come specifiche varianti genetiche influenzano la predisposizione a guadagnare peso in risposta a determinati schemi alimentari, come diete ad alto contenuto di carboidrati o diete ad alto contenuto di grassi.
Dieta e prevenzione delle malattie croniche
Le ultime ricerche esplorano come la nutrigenetica possa essere utilizzata per prevenire malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari e cancro. L’integrazione di informazioni genetiche può aiutare a personalizzare le raccomandazioni dietetiche per ridurre il rischio di malattie.
Polimorfismi genetici e rischio di malattie legate alla dieta
Un’area in crescita è l’analisi dei polimorfismi genetici che possono aumentare il rischio di malattie come l’ipertensione o l’iperlipidemia in relazione a fattori dietetici. Varianti nei geni APOE (rischio cardiovascolare) e MTHFR (rischio di malattie cardiache) sono esempi di ricerche che connettono il profilo genetico individuale alla risposta ai nutrienti.
Microbiota e nutrigenetica
Le ricerche più recenti stanno anche analizzando come le interazioni tra il microbiota intestinale e il nostro patrimonio genetico possano influenzare la risposta individuale ai nutrienti e alla dieta. Questo potrebbe essere un passo importante per comprendere la personalizzazione della dieta.


